Secondo un report del Times of Israel, l’esercito israeliano sta applicando tecnologie di visione artificiale e radar penetranti per ricostruire la rete di tunnel sotterranei utilizzata da Hamas. Questi sistemi promettono di individuare ostaggi e rifugiati in tempo reale.
I benefici tattici sono evidenti: riduzione dei rischi per le truppe e risposta più rapida. Tuttavia, gli errori di interpretazione dei dati possono mettere in pericolo la vita dei civili. Occorre affiancare a queste soluzioni esperti di soccorso e garantire procedure di verifica umana.
Il reportage solleva questioni fondamentali sul diritto internazionale: chi è da ritenere responsabile in caso di allarmi errati? Fondamentale stabilire protocolli che bilancino efficienza e tutela dei diritti umani.